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l’attività umana e l’ambiente naturale, in una co-
stante ricerca di equilibrio; tale interazione del-
l’uomo con la natura esprime una serie di valo-
ri culturali legati non soltanto alle tradizioni
folkloristiche e gastronomiche, ma anche e
soprattutto alle tecniche architettoniche e co-
struttive nonché ad un insieme di aspetti ricon-
ducibili alle tecniche di coltivazione e all’arti-
gianato tipico; il carattere multifunzionale del
settore agricolo contribuisce, altresì, a conser-
vare tradizioni e cultura e a salvaguardare e
valorizzare l’ambiente, il paesaggio ed il territo-
rio, mantenendo, così, vitali le comunità rurali;
per uno sviluppo duraturo e sostenibile delle
aree rurali è necessario un approccio integrato
che coinvolga tutte le componenti economiche
e sociali e valorizzi le risorse locali, tra le quali
assumono un ruolo fondamentale il patrimo-
nio naturale e quello architettonico; per tanto,
la salvaguardia di questa componente del terri-
torio campano riveste, in uno con la riscoper ta
e la promozione di modelli di crescita orientati
allo sviluppo sostenibile, un significato impor-
tante per la valorizzazione della cultura e della
storia regionale.
POR Campania
Il POR (Programma Operativo Regionale) è il
documento di programmazione per l’utilizzo dei
Fondi Strutturali Europei integrati da quelli del
Ministero dell’Economia e delle Finanze e da
quelli della Regione Campania.
Grazie alle oppor tunità offer te dai Fondi euro-
pei, la Campania ha avviato e realizzato nume-
rose iniziative che sostengono il decollo del-
l’economia locale e permettono al territorio di
giocare un ruolo da protagonista nell’economia
internazionale.
Quattro i fondi a cui attinge: Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale Eu-
ropeo (FSE), Fondo Europeo Agricolo di Orien-
tamento e Garanzia (FEOGA), Strumento Fi-
nanziario di Orientamento alla Pesca (SFOP).
Il POR Campania 2000-2006 è organizzato in 72
misure specifiche di intervento, ripartite fra sei assi
prioritari individuati attraverso dettagliate analisi
sullo stato socio-economico della regione. I sei
assi riguardano: le risorse naturali, le risorse cultu-
rali, le risorse umane, le imprese, la qualità della
vita nelle città, le reti e i nodi di servizio.
Con i POR la Regione Campania dispone di
ingenti risorse che sta utilizzando insieme agli
enti locali, alle imprese e ai cittadini per la cre-
scita costante del territorio.
Ogni Programma Operativo comprende:
1. la descrizione più specifica della strategia per-
seguita e delle priorità tematiche (gli assi priori-
tari) di intervento così come individuate dal QCS;
2. la descrizione sintetica delle misure che at-
tuano le priorità specifiche (assi prioritari) e che
sono, a loro volta, i contenitori pluriennali dei
singoli progetti (operazioni);
3. un piano finanziario, che, per ciascun asse prio-
ritario e per ogni anno, indica la ripar tizione
dei Fondi strutturali e degli altri fondi impiegati:
i Programmi Operativi sono infatti cofinanziati
da Fondi strutturali comunitari, ma anche da
fondi pubblici nazionali e regionali, e da fondi
privati;
4. le disposizioni di attuazione del Programma
Operativo.
I Programmi Operativi sono elaborati dalle re-
lative Autorità di Gestione, e adottati dalla Com-
missione europea con apposita Decisione.
Le informazioni fornite nei Programmi Opera-
tivi sono meglio dettagliate nei Complementi
di programmazione (CdP).
Fondi strutturali e QCS
I fondi strutturali sono uno degli strumenti fi-
nanziari con cui l’Unione europea persegue la
coesione e lo sviluppo economico e sociale in
tutte le sue regioni. Gli altri strumenti sono la
Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il
fondo di coesione. L’obiettivo congiunto di que-
sto sistema di azioni è quello di ridurre il diva-
rio tra gli Stati (o regioni di Stati) in ritardo di
sviluppo e quelli più avanzati.
La programmazione è l’insieme dei processi di
organizzazione, decisione e finanziamento volti
ad attuare, in un arco pluriennale, l’azione con-
giunta dell’Unione europea e degli Stati mem-
bri, così come prescritto dal Regolamento ge-
nerale sui fondi strutturali (regolamento CE n.
1260 del 1999, ar ticolo 9).
Gli interventi previsti dal nuovo ciclo di pro-
grammazione (settennio 2000-2006) sono ca-
ratterizzati dalla maggiore concentrazione ge-
ografica e finanziaria, dalla gestione più decen-
trata, da controlli rafforzati e dall’incremento
dell’efficacia.
I principi della riforma dei fondi strutturali sono
stati definiti in tre tappe fondamentali:
– la Comunicazione della Commissione euro-
pea “Agenda 2000” (1997)
– il Trattato di Amsterdam (1997)
– il Consiglio Europeo di Berlino (1999)
I fondi comunitari per il 2000-2006 sono quattro:
1. FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)
Promuove la coesione economica e sociale cor-
reggendo i principali squilibri fra le reioni euro-
pee, finanziando iniziative a sostegno delle PMI;
la ricerca e lo sviluppo tecnologico, i traspor ti,
le telecomunicazioni e l’energia, la protezione
e il miglioramento dell’ambiente, la parità tra
uomini e donne.
2. FES (Fondo Sociale Europeo)
Sostiene lo sviluppo delle risorse umane, pro-
muove l’occupazione e la protezione sociale, le
pari oppor tunità tra uomini e donne, la cresci-
ta economica e sociale, le pari opportunità tra
uomini e donne, la crescita economica e socia-
le, la formazione continua.
3. FEOGA (Fondo Europeo Agricolo di Orien-
tamento a Garanzia)
Finanzia iniziative orientate allo sviluppo rurale
sostenibile e della politica agro-ambientale, con
par ticolare attenzione al miglioramento delle
condizioni di lavoro e di vita e alla promozione
della pari oppor tunità.
4. SFOP (Strumento Finanziario di Orientamen-
to alla Pesca)
Finanzia le azioni relative ai settori della pesca
e dell’acquacoltura, tendenti al miglioramento
degli equilibri tra risorse e sfruttamento delle
stesse, al rafforzamento della competitività del-
le aziende di settore ed al rilancio delle aree
dipendenti della pesca.
Quadro Comunitario di Sostegno (QCS 2000-2006
per le Regioni Obiettivo1)
Tre sono i documenti programmatici attraver-
so i quali si attuano i Fondi strutturali:
– QCS: Quadro Comunitario di Sostegno
– PON e POR: Programmi Operativi Nazionali
e Regionali
– Docup: Documento Unico di Programmazione
Per quanto riguarda l’Italia, questo è il prospetto:
– Regioni Obiettivo 1 -> QCS, PON e POR
– Regioni Obiettivo 2 -> Docup
– Regioni Obiettivo 3 -> QCS
Le Regioni dell’Obiettivo 1 sono quelle in ritar-
do di sviluppo, cioè con un prodotto interno
1...,156,157,158,159,160,161,162,163,164,165 167,168